Storia

Cooperativa e Comunità

La Cooperativa Sociale Giovanni Paolo II è stata fondata nel 1992, con lo scopo di offrire servizi alla persona, per cui, all’interno delle attività previste dallo statuto,
nel 1995 viene istituita la Comunità Terapeutica “Il Risorto”, che è stata negli anni l’attività prevalente della Cooperativa.

Facendo riferimento alle varie realtà nazionali, in cui già dalla fine degli anni 60 e primi anni 70, l’articolazione dei programmi terapeutici comunitari si diffonde e rappresenta una risposta efficace nei confronti dell’uso problematico, abuso e tossicodipendenza, scaturisce la decisione di aprire la Comunità Terapeutica “Il Risorto” nel territorio tarantino.

Questa nasce dal desiderio di Don Luigi Larizza, il quale, Parroco della Chiesa Corpus Domini, del quartiere Paolo VI di Taranto, vedendo tanti ragazzi crescere e perdere di mano la propria vita con l’uso/abuso di sostanze stupefacenti, ha voluto tentare di offrire un aiuto concreto e specialistico.
Il lavoro della Comunità Terapeutica, nei primi anni, si è sostenuto grazie all’impegno di don Luigi Larizza, infatti la Convenzione con l’ASL è stata sottoscritta solo tre anni dopo.

I volontari, di cui molti parrocchiani della Chiesa Corpus Domini, che condividevano gli stessi ideali di don Luigi, hanno sostenuto il suo impegno permettendo a diversi ragazzi di portare avanti il cammino di recupero.
Nel corso degli anni tanti ragazzi hanno trovato nella Comunità un luogo di cura ove sentirsi accolti e all’interno del quale hanno potuto affrontare un lavoro di cambiamento personale per riuscire a raggiungere una migliore qualità di vita.

L’importanza dell’accoglienza della persona e della sua sofferenza all’interno di una dimensione di familiarità, in cui poter riconoscere e svolgere le dinamiche correlate, ha orientato la scelta di mantenere un’unica sede e un piccolo gruppo.
Il fenomeno sociale della dipendenza da sostanze stupefacenti nel tempo si è modificato richiedendo anche un adeguamento delle modalità terapeutiche e della sempre maggiore personalizzazione dell’intervento terapeutico.